Uno strumento efficace di risoluzione delle controversie

La mediazione consiste ad affidare a un soggetto terzo, imparziale, qualificato e senza potere decisionale sul merito, il mediatore, il compito di ascoltare le parti in conflitto e di mettere a confronto i loro punti di vista nell’ambito di colloqui, contradditori e no, al fine di aiutarle a ristabilire una comunicazione e a trovare loro stesse un accordo mutualmente accettabile (Rapport de la Cour de cassation, La Médiation devant la Cour de cassation, 2021).
La mediazione commerciale fa parte della più grande famiglia di metodi alternativi per la risoluzione delle controversie, chiamati anche Alternative Dispute Resolution (ADR).
La mediazione permette alle parti di trovare loro stesse una soluzione alla controversia che le oppone, senza ricorrere a un giudice.
Si distinguono due grandi tipologie di mediazione in Francia:
- La mediazione giudiziale, ossia quella ordinata da un giudice o prescritta dalla legge come obbligatoria;
- La mediazione convenzionale, ossia il procedimento di mediazione a cui le parti decidono liberamente di ricorrere, in virtù di una disposizione del contratto che hanno concluso o di un accordo fra loro posteriore all’insorgere della controversia.
I principi della mediazione sono i seguenti:
- Volontarietà: il ricorso alla mediazione suppone l’accordo di tutte le parti in causa. Il corollario di questo principio è che tutte le parti possono mettere fine alla mediazione ad ogni momento, senza peraltro dover giustificare la propria decisione. Importa sottolineare che anche il mediatore può mettere un termine alla mediazione.
- Riservatezza: il carattere confidenziale della mediazione è una delle condizioni del suo successo. La confidenzialità di quello che si dice in mediazione permette alle parti di esprimersi liberamente, circostanza che può favorire la risoluzione di una controversia. La confidenzialità non è prevista dalla legge francese per la mediazione convenzionale; spetta quindi alle parti di prevederla. In genere le parti che entrano in mediazione aderiscono a un regolamento di mediazione, che prevede l’obbligo di riservatezza. Ne consegue che ciò che è detto o prodotto nel corso della mediazione non può essere successivamente riportato ad esempio nel corso di una procedura giudiziaria, in caso di fallimento della mediazione.
- Efficienza: la mediazione è un procedimento più rapido rispetto ad una procedura giudiziaria. Inoltre, in caso di esito positivo, le parti hanno tendenza a rispettare ed aderire maggiormente alla soluzione adottata rispetto a quanto succede invece con una sentenza. In effetti, l’accordo che le parti trovano in mediazione è il risultato del loro operato e viene quindi accettato dalle parti più che una sentenza, che è invece una decisione di un terzo che si impone alle parti.
- Intervento di un terzo, il mediatore: le parti sono accompagnate nel corso della mediazione da un mediatore. Il mediatore deve rispettare alcuni requisiti:
- Competenza: il mediatore deve essere formato alla gestione della mediazione, di modo da favorirne il corretto svolgimento, nell’interesse delle parti. Il mediatore è infatti il garante del procedimento e la sua capacità a gestire la mediazione può avere un grande impatto sul risultato della stessa.
- Diligenza: il mediatore deve svolgere l’incarico con la dovuta diligenza.
- Indipendenza: il mediatore è indipendente rispetto alle parti, ossia non ha legami con nessuna della parte. Spesso succede che in caso di controversia le parti designino come mediatore un terzo, con il quale hanno entrambe un legame. Si pensi al caso di un Project manager che è chiamato a mediare una controversia fra due partners del progetto. I legami del Project manager con le parti rischiano di metterlo in una situazione non propizia per una corretta gestione della mediazione.
- Neutralità: il mediatore non ha un interesse particolare rispetto alla soluzione che sarà eventualmente adottata dalle parti.
Per quanto riguarda lo svolgimento della procedura di mediazione, le parti, insieme al mediatore, la organizzano liberamente secondo le loro esigenze.
In linea di massima, la mediazione si svolge come segue:
- Le parti designano un mediatore e fissano la data del primo incontro in presenza di tutte le parti;
- In preparazione del primo incontro, il mediatore può contattare le parti o i loro avvocati per un colloquio preliminare, principalmente a fini organizzativi;
- Una o più riunioni sono organizzate in presenza del mediatore e delle parti; nel corso di queste riunioni le parti, con il supporto del mediatore, cercano di reinstaurare un dialogo e trovare una soluzione;
- Durante le riunioni il mediatore può sollecitare dei colloqui privati fra lui e una delle parti (denominati “a parte”); il contenuto di questi colloqui non è divulgato all’altra parte, salvo accordo contrario;
- In caso di accordo fra le parti, la soluzione è formalizzata con la conclusione di un accordo scritto.
Fra i principali vantaggi della mediazione in Francia è da notare:
- Il ricorso alla mediazione è interruttivo della prescrizione (art. 2238 Code civil).
- L’accordo delle parti, una volta formalizzato per iscritto, può essere fatto omologare dal tribunale competente; l’omologa conferisce all’accordo valore di titolo esecutivo, il che garantisce l’efficacia dell’accordo.
- La mediazione permette di risolvere le controversie in modo più rapido ed efficiente rispetto a una procedura giudiziaria.
- Le parti non sono esposte all’alea di una procedura giudiziaria.
- La mediazione può permettere di salvaguardare la relazione fra le parti.
La mediazione nelle controversie commerciali in Francia è sempre più diffusa. Inoltre, sempre più spesso i contratti commerciali prevedono delle clausole compromissorie che impongono alle parti un tentativo di mediazione preliminare ad un eventuale ricorso davanti al tribunale. Queste clausole possono anche definire l’organismo di mediazione al quale devono ricorrere le parti. Un organismo particolarmente attivo è il Centre de médiation et d’arbitrage de Paris (CMAP).
Ci sono buone possibilità che le imprese italiane in relazione d’affari con imprese francesi si vedano applicare clausole compromissorie di mediazione o che la mediazione sia proposta dalla controparte francese per dirimere un’eventuale controversia.
È importante per le imprese italiane prendere atto della pratica della mediazione in Francia e accettarla come un’opportunità per una buona gestione dei conflitti che possono insorgere nel corso della relazione commerciale.
L’Avv. Demurtas da diversi anni partecipa a procedure di mediazione al fianco dei propri clienti e ha avuto modo di formarsi presso il Centre de médiation et d’arbitrage de Paris (CMAP).
L’Avv. Demurtas può intervenire in qualità di mediatore o in qualità di avvocato di una delle parti, al fine di assisterla nel corso della mediazione.