In diritto francese possiamo identificare tre tipologie di procedura adatte a garantire il recupero del credito commerciale.

La scelta fra le procedure dipende dalle circostanze specifiche di ciascuna pratica: valore del credito, tipologia della relazione, esistenza di contestazioni da parte del debitore sul credito o la qualità della prestazione/fornitura ricevuta, esistenza e contenuto delle Condizioni generali di vendita (CGV).

Preliminarmente a ogni azione di recupero, è necessario verificare:

  • che il credito non sia prescritto

La prescrizione in materia commerciale è di 5 anni (art. L. 110-4, Code de commerce);

Attenzione: una diffida non è un atto interruttivo della prescrizione.

  • L’esistenza di un’eventuale una procedura concorsuale aperta nei confronti del debitore
  • La legge applicabile al contratto

Le principali procedure esperibili per il recupero del credito sono:

  1. Injonction de payer (assimilabile al decreto ingiuntivo di diritto italiano);
  2. Référé provision (giudizio a cognizione sommaria);
  3. Giudizio di merito a cognizione piena.

Di seguito una breve illustrazione di ciascuna procedura.

0. Tentativo di recupero stragiudiziale

Salvo eccezioni particolari, ogni procedura giudiziaria di recupero del credito dezve essere preceduta da un tentativo di recupero per via stragiudiziale. Tale tentativo prenderà la forma, in genere, di una lettera di costituzione in mora del debitore.

Laddove il debitore non contesti il credito, le parti possono risolvere la controversia senza ricorrere a una procedura giudiziaria. Eventualmente le parti possono definire un calendario per dilazionare il pagamento del debito.

1. Injonction de payer (decreto ingiuntivo) – Art. 1405 e ss, Code de procédure civile

In caso di credito documentale, è possibile adire il Tribunale in forma di requête, allegando i documenti necessari a provare l’esistenza e l’importo del credito.

Il Tribunale si pronuncia senza contraddittorio (provvedimento inaudita altera parte) ed emette una ordonnance (decreto).

L’ordonnance dev’essere notificata su iniziativa del creditore alla parte debitrice entro il termine di 6 mesi dalla pronuncia.

Il debitore può formare opposizione entro il termine di un mese a far data dalla notifica dell’ordonnance. L’opposizione è formata a mezzo lettera raccomandata AR inviata alla Cancelleria del Tribunale che ha reso il provvedimento. Importa rilevare che l’opposizione non dev’essere motivata, essendo sufficiente la manifestazione della volontà di opporsi da parte del debitore.

L’opposizione dà il via a un giudizio ordinario a cognizione piena.

Vantaggi: procedura semplice e rapida fino all’ottenimento dell’ordonnance.

Svantaggi: rischio di opposizione (anche semplicemente dilatoria) e avvio, quindi, di un procedimento ordinario, più lungo e oneroso rispetto ad altre procedure (v. sotto référé). Non permette di ottenere la condanna del debitore al pagamento delle spese legali.

Tempi della procedura: 2 a 3 mesi, per l’ottenimento decreto, la notifica, l’apposizione formula esecutoria in assenza di opposizione.

2. Référé provision (giudizio a cognizione sommaria) – Art. 835 Code de procédure civile

Il référé provision è una procedura d’urgenza che permette di adire il Presidente del Tribunale al fine di ottenere la condanna del debitore al pagamento di una somma di denaro laddove tale domanda non si urti ad una “seria contestazione” avanzata dal debitore. Nel caso in cui il giudice adito dovesse constatare l’esistenza di una seria contestazione (sulla natura, il fondamento giuridico, l’importo del credito…), si dichiarerà incompetente a dirimere la questione. Il creditore dovrà quindi adire il tribunale nell’ambito di un giudizio cognizione piena al fine di ottenere la condanna del debitore.

Prima di procedere con un référé, è fondamentale svolgere un’attenta valutazione rispetto alle contestazioni che il debitore potrebbe sollevare e agli argomenti che potrebbero essere avanzati in risposta.

Vantaggi: procedura rapida e contraddittoria, il dibattimento può aver luogo già alla prima udienza, anche se in genere c’è almeno uno scambio di memorie; permette di ottenere la condanna al pagamento delle spese legali.

Svantaggi: il debitore può evitare la condanna adducendo “serie” contestazioni che potrebbero condurre il giudice a dichiari incompetente e costringendo così il creditore ad agire in sede di giudizio ordinario per ottenere il pagamento delle somme dovute.

Tempi della procedura: 2 a 4 mesi, dalla prima udienza e sino alla notifica della decisione al debitore.

3. Giudizio di merito ordinario a cognizione piena

Si tratta evidentemente della procedura più impegnativa in termini di durata e complessità.

Generalmente il giudizio di merito ordinario è la conseguenza:

  • dell’’opposizione da parte del debitore all’injonction de payer;
  • dell’esistenza di serie contestazioni che potrebbero essere o che sono state sollevate dalla parte debitrice.

Nell’ambito del giudizio ordinario le parti possono richiedere al Tribunale eventuali misure di istruzione quali, in particolare, una perizia, ad esempio sulla qualità dei prodotti o dei servizi forniti.

Vantaggi: possibilità di formulare ogni sorta di domanda e, in particolare, la realizzazione di misure di istruzione necessarie; permette di ottenere la condanna al pagamento delle spese legali.

Svantaggi: procedura più lunga del référé.

Tempi della procedura: 6 a 18, dalla prima udienza sino alla notifica della decisione in primo grado.

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Ogni azione di recupero del credito dev’essere preceduta da un lavoro di analisi volto a stabilire la procedura più adatta rispetto alla fattispecie e agli elementi di prova a disposizione.

Si noti che la durata delle procedure menzionata nel presente articolo è da intendersi come puramente indicativi; la durata effettiva di un’azione di recupero del credito può variare sensibilmente in funzione della complessità della pratica.